Finissage

Mentre passeggio, un improvviso temporale mi obbliga a cercare un riparo di fortuna.
Ingobbito, con la giacca sulla testa entro veloce come un gatto in un portone, mi sfilo la giacca per sgrullarla e mi accorgo che sono finito in un “Finissage”.
Il Finissage è la stessa cosa di un Vernissage solo che si tiene l’ultimissimo giorno di una esposizione.
Succedono esattamente le stesse cose dell’anteprima.
Si beve, si chiacchiera, si guarda.
In più, però, si ha la bizzarra possibilità di ri-incontrare le persone già viste all’inaugurazione.
Trés bizarre!

In realtà una cosa interessante, diversa, unica, morbosa, c’è.
Quello che attira i frequentatori dei Finissage è la conta dei bollini rossi.
Il bollino rosso è un segnale chiarissimo, una medaglia, un motivo di vanto, e, per chi fosse intenzionato ad acquistare, un’occasione mancata.
I bollini rossi vengono appiccicati dal proprietario della galleria, sopra l’etichetta dei quadri esposti che indica il titolo e la tecnica usata.
Quando vedete un bollino rosso vicino ad un quadro che vi piace, rassegnatevi.
È stato venduto.
Più alto è il numero dei quadri con a fianco il bollino rosso, più la mostra è andata bene.
Ha venduto.
Lo sport più praticato ai Finissage (o Decrochage) è, mentre si chiacchiera, sommare mentalmente il numero dei bollini rossi al numero dei bicchieri bevuti.
Questo però nessuno lo ammetterà mai.
In ogni caso, quando vi accorgete di aver perso il conto mentale, sappiate che è arrivata l’ora di tornare a casa.
Avete bevuto.


(…Una volta in un bar ho sentito un signore che raccontava di essere stato ad una mostra e che c’era un ubriaco che litigava con la proprietaria della galleria perché voleva acquistare il bollino rosso, non il quadro. Quello poteva tenerselo!…)